5 Elementi
Ho scritto e composto sempre durante la mia vita, ma ci sono stati momenti in cui la mia creatività ha dato vita a delle creature collegate fra loro e non solo… qui infatti vi parlo di come è nato il mio ciclo degli elementi e di come mi sono poi resa conto che in realtà era un altro “Viaggio nell’Anima” nato con una nuova energia, con una nuova pelle, diciamo un Viaggio 2.0 …
Come molti prima di me, ad un certo punto del mio percorso mi sono sentita particolarmente vicina alla natura, vedendo tutto ciò che mi circonda come un’infinita metafora di quello che sentivo dentro, come se gli elementi fossero il mezzo visivo e sensoriale attraverso i quali potevo esprimermi, trasmutando quelle sensazioni in suoni, in scelte da compiere tra i tasti del pianoforte, fedele compagno del mio camminare tra la fantasia che mi appartiene da sempre come il faro che rende unico ogni istante che vivo. Questo contatto che ho sentito ma anche cercato con la natura, mi ha permesso di sentirmi così tanto vicina ad essa, al punto di avvertirne la grandezza come anche la sua fragilità. Da lì, il bisogno di dare un messaggio di tutela, di rispetto e di amore.
Inizialmente la sola musica sembrava colmare quell’esigenza che sentivo alla base del mio stimolo creativo, ma poi ho compreso che per questo progetto avevo bisogno di dare vita a quei suoni anche con le immagini, scegliendo luoghi, colori e …. Che fossero in grado di rendere visibile il messaggio che avevo nella mente. A quel punto mi è stato chiaro anche ogni fotogramma che doveva accompagnare le musiche che avevo creato, come due facce della stessa medaglia.
ACQUA
Percepire.. sentire.. avvertire..
Gli avvenimenti ci trapassano completamente e al loro passaggio lasciano qualcosa in noi..come noi lasciamo qualcosa in ogni istante che passa e che fugge. Il momento in cui ci lasciamo completamente andare nel nostro spazio più profondo, quello dove il nero è talmente fitto da levare il fiato è lì che non vediamo più nulla e siamo obbligati a lasciarci guidare dagli altri nostri sensi, quelli rimasti attivi, quelli che non ci vengono sottratti…
Ma…in fondo a tutto quel nero, ci accorgiamo di una crepa… la nostra crepa, immensa, luminosa e piena di energia. Quella luce ci irradia, e se ci chiediamo da dove viene ci accorgeremo che è la nostra e percorre il nostro essere…come acqua…
Il continuum sonoro che è nato insieme alle prime note di questo brano mi facevano pensare al costante movimento che l’acqua conserva anche nella sua apparente immobilità resa viva da alcuni guizzi per me rappresentano un pò la metafora delle novità che rendono interessante il passare della vita…
Emozionati ed emoziona suonando questa composizione. Clicca l’icona per scaricare lo spartito!
ACQUA
Percepire.. sentire.. avvertire..
Gli avvenimenti ci trapassano completamente e al loro passaggio lasciano qualcosa in noi..come noi lasciamo qualcosa in ogni istante che passa e che fugge. Il momento in cui ci lasciamo completamente andare nel nostro spazio più profondo, quello dove il nero è talmente fitto da levare il fiato è lì che non vediamo più nulla e siamo obbligati a lasciarci guidare dagli altri nostri sensi, quelli rimasti attivi, quelli che non ci vengono sottratti…
Ma…in fondo a tutto quel nero, ci accorgiamo di una crepa… la nostra crepa, immensa, luminosa e piena di energia. Quella luce ci irradia, e se ci chiediamo da dove viene ci accorgeremo che è la nostra e percorre il nostro essere…come acqua…
Il continuum sonoro che è nato insieme alle prime note di questo brano mi facevano pensare al costante movimento che l’acqua conserva anche nella sua apparente immobilità resa viva da alcuni guizzi per me rappresentano un pò la metafora delle novità che rendono interessante il passare della vita…
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ARIA
Spesso siamo avvolti dagli eventi come se fossimo risucchiati in un vortice d’aria senza sosta… ma se chiudiamo gli occhi possiamo accorgerci che sono esterne le emozioni che ci girano freneticamente intorno mentre noi ne siamo al centro ma immobili.
Sempre ad occhi chiusi possiamo sentirle senza farci portare via da esse. Possiamo addirittura allungare un braccio aprire la mano aspettando che ce ne capiti una fra le dita, a quel punto potremo afferrarla e percepirla, viverla più chiaramente, capirla finalmente e magari non temerla più…
Quando ho scritto questo brano ho sperato di poter creare un contenitore dove poter inserire tra i vari suoni piccoli spazi che all’occorrenza possano diventare tanto grandi da accogliere le varie sfumature che accompagnano i nostri sentimenti, paure e sogni…
ARIA
Spesso siamo avvolti dagli eventi come se fossimo risucchiati in un vortice d’aria senza sosta… ma se chiudiamo gli occhi possiamo accorgerci che sono esterne le emozioni che ci girano freneticamente intorno mentre noi ne siamo al centro ma immobili.
Sempre ad occhi chiusi possiamo sentirle senza farci portare via da esse. Possiamo addirittura allungare un braccio aprire la mano aspettando che ce ne capiti una fra le dita, a quel punto potremo afferrarla e percepirla, viverla più chiaramente, capirla finalmente e magari non temerla più…
Quando ho scritto questo brano ho sperato di poter creare un contenitore dove poter inserire tra i vari suoni piccoli spazi che all’occorrenza possano diventare tanto grandi da accogliere le varie sfumature che accompagnano i nostri sentimenti, paure e sogni…
TERRA
Viaggiamo su questa terra, camminiamo su di essa percependo il reale peso dei nostri passi, delle nostre scelte, della nostra forza e anche dei nostri errori… ma forse sono proprio questi ultimi, che come una dissonanza, ci spingono un poco alla volta a conoscere meglio chi siamo, cosa vogliamo, cosa desideriamo e a forza di dissonanze troviamo quel suono o quei suoni che ci appartengono e che ci rispecchiano profondamente, permettendo anche ai passi più incerti di diventare orme sicure per il nostro percorso.
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TERRA
Viaggiamo su questa terra, camminiamo su di essa percependo il reale peso dei nostri passi, delle nostre scelte, della nostra forza e anche dei nostri errori… ma forse sono proprio questi ultimi, che come una dissonanza, ci spingono un poco alla volta a conoscere meglio chi siamo, cosa vogliamo, cosa desideriamo e a forza di dissonanze troviamo quel suono o quei suoni che ci appartengono e che ci rispecchiano profondamente, permettendo anche ai passi più incerti di diventare orme sicure per il nostro percorso.
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FUOCO
Bruciare significa sentirsi vivi tra gli ondulati movimenti delle fiamme dei nostri stati d’animo… e anche quando sembra essere tutto cosparso di cenere, in realtà, sotto un apparente sommesso tremolo può esserci un incendio senza fine. Basta un semplice movimento per rinvigorire quel fuoco che è dentro ognuno di noi, che ci consuma si, è vero, ma nel consumarci ci fa sentire quanto siamo resistenti, audaci e coraggiosi. Ci sono rumori che ci appartengono che a volte per risolversi e rivolverci debbono creare un immenso frastuono affinché non sia più possibile fingere che non esistano, affrontandoli, attraversandoli e riuscire talvolta ad amarli.
Presto in arrivo!
FUOCO
Bruciare significa sentirsi vivi tra gli ondulati movimenti delle fiamme dei nostri stati d’animo… e anche quando sembra essere tutto cosparso di cenere, in realtà, sotto un apparente sommesso tremolo può esserci un incendio senza fine. Basta un semplice movimento per rinvigorire quel fuoco che è dentro ognuno di noi, che ci consuma si, è vero, ma nel consumarci ci fa sentire quanto siamo resistenti, audaci e coraggiosi. Ci sono rumori che ci appartengono che a volte per risolversi e rivolverci debbono creare un immenso frastuono affinché non sia più possibile fingere che non esistano, affrontandoli, attraversandoli e riuscire talvolta ad amarli.
Presto in arrivo!
QUINTO ELEMENTO
In fondo non siamo forse una parte di un tutto? Di un tutto del quale non ci è possibile vedere né forma né grandezza né confini perché è un tutto che non ha un perimetro definito, non ha un bordo..e non ha neanche un limite…perché è un tutto… e noi siamo tra i frammenti di tutto ciò. Ma un frammento non è nulla… il nulla è tutt’altra cosa…
A volte dobbiamo disintegrarci in mille piccole parti, talmente piccole che quando riusciamo a ricomporle possiamo rimetterle insieme in un altro modo, in un’altra forma… ed è lì che rinasciamo nuovamente. La tonalità di la minore mi appare violacea nella fantasia che accompagna la creatività che si sprigiona in alcuni momenti. Il violaceo di cui parlo è quello strano colore di cui ho la sensazione di percepire il cosmo, l’universo e l’ignoto… quell’ignoto dove si può sperimentare il vero senso di vuoto, quel vuoto nel quale ho voluto lasciare alcuni suoni… quel vuoto dove forse tutti noi possiamo finalmente riempirci dell’Io più autentico…
Presto in arrivo!
QUINTO ELEMENTO
In fondo non siamo forse una parte di un tutto? Di un tutto del quale non ci è possibile vedere né forma né grandezza né confini perché è un tutto che non ha un perimetro definito, non ha un bordo..e non ha neanche un limite…perché è un tutto… e noi siamo tra i frammenti di tutto ciò. Ma un frammento non è nulla… il nulla è tutt’altra cosa…
A volte dobbiamo disintegrarci in mille piccole parti, talmente piccole che quando riusciamo a ricomporle possiamo rimetterle insieme in un altro modo, in un’altra forma… ed è lì che rinasciamo nuovamente. La tonalità di la minore mi appare violacea nella fantasia che accompagna la creatività che si sprigiona in alcuni momenti. Il violaceo di cui parlo è quello strano colore di cui ho la sensazione di percepire il cosmo, l’universo e l’ignoto… quell’ignoto dove si può sperimentare il vero senso di vuoto, quel vuoto nel quale ho voluto lasciare alcuni suoni… quel vuoto dove forse tutti noi possiamo finalmente riempirci dell’Io più autentico…